Stats Tweet

Menéndez y Pelayo, Marcelino.

Storico, critico e bibliofilo spagnolo. Laureato in Lettere e filosofia (1875), fu titolare della cattedra di Letteratura spagnola presso l'università di Madrid (1878-98) e successivamente direttore della Biblioteca Nazionale della capitale. Erudito di amplissima cultura, è oggi considerato l'iniziatore della moderna storiografia nel suo Paese e acuto interprete della neonata attività della critica letteraria spagnola. La sua poligrafa produzione spaziò nei campi più disparati (letteratura, estetica, filosofia, storia, ecc.) e al suo interno è possibile riconoscere un'evoluzione culturale scandita in quattro grandi periodi biografici. Il primo periodo è quello dell'apprendistato, con la frequentazione universitaria a Barcellona e la collaborazione alle riviste culturali dell'epoca. Il secondo comprende viaggi di studio in diversi Paesi europei, presso i cui archivi e biblioteche diede inizio alle sue multiformi ricerche, e la docenza universitaria. Risalgono a questi anni le traduzioni di classici latini e greci (Eschilo, Orazio, Cicerone); il saggio Horacio en España (1877), in cui analizzò l'influenza oraziana sulla letteratura spagnola e che corredò di un'epistola in versi; la molto discussa e discutibile, pur se ricca di informazioni, Historia de los Heterodoxos Españoles (1880-82) in cui il suo acceso Cattolicesimo finì col far coincidere il concetto di spirito e cultura nazionale con l'ortodossia teologica. Una fase di maggior maturità è espressa da opere esegetiche riguardanti la letteratura e l'arte spagnola, quali Historia de las ideas estéticas en España (1882-91), Antología de poetas líricos castellanos (1890-1908), una trattazione della poesia medioevale, e gli imponenti Estudios de crítica literaria (5 volumi, 1884-1908). Anche il quarto e ultimo periodo della sua vita fu occupato da studi di storiografia letteraria e ad esso appartengono le opere di maggior valore della sua carriera: Bibliografía hispano-latino clásica (1902), che si può definire come una storia dell'Umanesimo spagnolo, e Orígenes de la novela (1905-25), che investiga le origini e l'evoluzione del genere del romanzo in Spagna, partendo dai modelli classici e orientali per arrivare fino a Cervantes (Santander 1856-1912).